Ginevra Palo: quattro chiacchiere con un talento musicale delle nostre valli

Ginevra PaloGinevra Palo, classe 1996, canta per hobby sin da piccola. Ha studiato canto all’Accademia 5 Valli in sede di Porlezza e ha frequento il conservatorio di Como, dove il 4 novembre scorso si è laureata con 110 e lode e menzione d’onore.

            Una tesi di laurea “discussa” dal vivo in un periodo in cui questo è un privilegio più unico che raro. Com’è andata e cosa ha significato per te?

«Quest’anno per me non è stato facile, sotto molti punti di vista. La categoria dei lavoratori dello spettacolo è stata colpita duramente, come tante altre categorie ovviamente, non perdere la motivazione per studiare nonostante fossero stati annullati tutti i concerti per cui mi stavo preparando è stato difficile, ma fondamentale».

«Essermi laureata nel 2020 è stata una rivincita, essendo percussionista non possiedo personalmente tutti gli strumenti che mi servivano per discutere la mia tesi, il conservatorio è rimasto chiuso per mesi e non ho potuto studiare molti dei brani che ho poi presentato».

«Durante l’estate sono riuscita a recuperare online tutti gli esami che ero stata costretta a non sostenere durante la sessione invernale, mandando più di 30 videoregistrazioni di brani che ho registrato ovunque avessi la possibilità di avere degli strumenti. Essere arrivata pronta alla laurea dopo tutti gli ostacoli che quest’anno ci ha presentato e tutto il lavoro fatto (la mia tesi consisteva in un recital solistico di circa 45 minuti) è stata davvero una grande soddisfazione».

Qui di seguito potete prendere visione di un estratto video della tesi di laurea di Ginevra Palo. Oggetto della tesi le “sovrapposizioni espressive”, la ricerca di un utilizzo timbrico innovativo e polifonico delle percussioni, rese perfettamente anche grazie alla regia di Luca Fusina che presenta una perfetta sinestesia di forme, colori e suoni.

            E la menzione d’onore? Te l’aspettavi?

«Sinceramente no, non me l’aspettavo. è stata una sorpresa e una soddisfazione grandissima».

Dalla passione al lavoro

            Una vita dedicata alla musica, in una famiglia “d’arte”, per così dire. Quando è iniziata la tua passione per la musica e il canto. E quanto ti hanno influenzato i tuoi genitori?

«Ho iniziato ad amare la musica fin da piccolissima, ho ancora i filmati di una piccola Ginevra (in quelle riprese avevo due o tre anni) intenta a cantare le sue canzoni sopra il tavolo con un microfono fatto di Lego. I miei genitori hanno sempre suonato ed ascoltato musica, non ricordo un viaggio in macchina in silenzio, una festa di famiglia in cui non si finisse a cantare o un giorno senza ascoltare nemmeno una canzone. Sicuramente i miei genitori hanno giocato un ruolo importante, introducendomi al mondo della Banda, di cui entrambi fanno ancora parte, non ho sempre avuto voglia di studiare, sono sincera, ma ora li ringrazio per avermi spinta a continuare e per avermi supportata quando ho scelto di fare della musica il mio lavoro».

            Chi sono i tuoi modelli musicali?

«Ascolto tantissima musica e di tantissimi generi diversi. Quando suono cerco di ispirarmi ai grandi direttori contemporanei e del passato, alle grandi orchestre ed ai solisti che hanno fatto la storia della musica classica. Quando canto cerco di fondere tutti gli stili e le grandi voci che conosco per creare qualcosa che mi rappresenta».

Le esperienze significative e i progetti futuri

Nell’estate 2019 Ginevra Palo vince il Cantalanzo; a capodanno 2019 suona con l’orchestra in diretta alla Televisione Svizzera e canta da solista il brano di Arisa “La Notte”; quest’anno una bellissima sorpresa: Ginevra è fra le donne dell’orchestra tutta femminile nella 5 puntata live di x-Factor 2020. Qui sotto potete vedere due scatti mentre è sul palco a fine esibizione e durante. Qui invece potete vedere un video direttamente dal Daily del programma di Sky. 

Ginevra-Palo-xfactor-orchestra-femminile

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            Così giovane, già queste partecipazioni così significative. Come ti senti ad aver raggiunto questi risultati, ma soprattutto quali sono i consigli che daresti, quali i sacrifici per raggiungerli?

«Sono molto felice del mio percorso fino ad ora, ma spero che sia solo l’inizio! Quello della musica è un mondo difficile. Ci sono tanti talenti, tanti ragazzi bravi. Quello che mi sento di dire a chi vorrebbe intraprendere questa strada è che non sarà facile. Bisogna studiare tanto, bisogna muoversi spesso (io passo moltissimo tempo in macchina, treni, pullman). Ci si deve abituare a non avere una routine, a non avere certezze. Spesso devi dire di no agli amici perché nel weekend ci sono le prove ed i concerti. Quando si arriva ad un certo livello “essere portati” non è più sufficiente, bisogna studiare, impegnarsi e mettercela tutta. Però quando suoni in un teatro pieno di persone che aspettano solo che il concerto inizi ti rendi conto che ne vale davvero la pena, io quando sono sul palco mi sento a casa, sento di aver trovato il mio posto nel mondo».

            Cosa c’è nel futuro artistico di Ginevra Palo? Progetti, sogni nel cassetto?

«Ora sto studiando per la laurea di secondo livello al Conservatorio di Como, mi piacerebbe moltissimo fare un’esperienza di studio all’estero e conoscere un nuovo modo di vedere la Musica e la vita in generale. Il mio sogno è quello di diventare Timpanista di una grande orchestra e girare il mondo suonando. Sono molto affascinata dalla dimensione sociale e dal modo in cui diverse culture influenzano le persone e di conseguenza il modo in cui fanno musica. Sento di avere “fame” di esperienze nuove e stimolanti e non vedo l’ora di poter ricominciare a progettare viaggi e concerti».

Marco Baruffato

Direttore - Associazioni, Cultura ed Eventi. Scrivi una mail a direttore@lavocedelceresio.it

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