Arte e fede in Valle Intelvi: Museo Diocesano Arte Sacra

Il Museo Diocesano Arte Sacra venne fondato negli anni sessanta con lo scopo di raccogliere e conservare opere artistiche della Valle, per valorizzarne il patrimonio artistico e renderlo accessibile a tutti. La sua apertura divenne ufficiale con decreto del Vescovo Bonomi nel 1966 e grazie all’ opera dell’allora parroco di Scaria Fernando Cavadini supportato dall’ Associazione Culturale Magistri Intelvesi, il cui ruolo fu fondamentale nella formazione delle collezioni e per la vita del Museo.

Nonostante un lungo periodo di chiusura, il polo culturale ha riaperto al pubblico nel 2015 con una sede espositiva rinnovata ed è stato ufficialmente riconosciuto dalla Regione Lombardia nel novembre 2017 per

Nel Museo si possono ammirare svariate opere devozionali e importanti documenti relativi alle esperienze all’estero dei Magistri Intelvesi, importanti artisti nativi delle valli e attivi in Italia ed Europa, dove esportarono le loro svariate competenze e abilità.

Parte integrante del tour è la visita alla meravigliosa Chiesa Santa Maria Scaria, situata proprio accanto al museo.

Il percorso espositivo è suddiviso in diverse sezioni tematiche: artisti intelvesi Ercole Ferrata (Pellio Inferiore, 1610-Roma, 1686) e Carlo Innocenzo Carloni (Scaria, 1686-1775), una selezione di paramenti e suppellettili liturgiche ed infine il “Paradisin” cioè l’apparato per le Quarantore a cui è stato riservato uno spazio apposito.

Tra le opere custodite, i pezzi d’ eccellenza sono rappresentati dalle statuette lignee scolpite da Ettore Ferrata, artista nativo di Pellio Inferiore e attivo a Roma, scolpite nel XVII sec. Dei fratelli Carloni sono invece in mostra disegni di figura, progetti di altari e le splendide tele di Carlo Innocenzo, tra cui alcuni ritratti della prima metà del 1700 raffiguranti importanti esponenti di famiglie locali che facilitarono la carriera dei due artisti tra Austria e Germania. Altre opere pregevoli sono alcune statue mariane e una tela barocca raffigurante l’“Incontro di Davide e Abigali” del 1650 circa, realizzata da Giovanni Battista Carlone, del ramo Carloni Rovio Canton Ticino.

Risalenti al XVI secolo sono un nucleo di importanti affreschi: alcuni vennero strappati dalla Chiesa Santa Maria Scaria mentre altri raffiguranti il ritratto di Domenico De Allio e soggetti allegorici e ornamentali provengono dall’ abitazione privata della casata intelvese. Giungono invece dall’oratorio della Madonna del Fiume a Pellio Inferiore le quattro tele con San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista, Santa Margherita d’Antiochia e Santa Susanna: opere di un originale pittore di inizio Seicento, prossimo ai Pozzi di Valsolda.

Il “Paradisin” rappresenta infine una testimonianza d’eccezione della vitalità artistica e devozionale della comunità intelvese. Si tratta di una macchina d’altare, formata da un tronetto in legno dorato a cui fa da sfondo un apparato architettonico. Donata da Carlo Innocenzo Carloni nel 1752, venne subito dipinta con motivi a grandi volute dal quadraturista comasco detto il Vignoli (Como, 1720-Como 1802). Secondo la tradizione, Carloni offrì alla parrocchia di Scaria anche l’ostensorio raggiato di fattura milanese da collocare all’interno del tronetto in occasione delle Quarantore. Tuttora questa tradizione viene rispettata quando, nei giorni precedenti la Quaresima, il ‘Paradisin’ viene temporaneamente prelevato dal Museo per essere allestito sull’altare maggiore di Santa Maria. L’ostensorio è uno dei pezzi più pregevoli tra le oreficerie che si possono ammirare nelle teche espositive.

Il manufatto più antico del museo è la croce ‘antelamica’, croce processionale del XII secolo in rame dorato e cristallo di rocca tra le più antiche nella Diocesi di Como e che deriva il suo nome da “Valle Antela”, antica denominazione della Valle Intelvi. Un’altra croce astile meritevole di segnalazione è quella attribuita all’ambito di Francesco di Ser Gregorio da Gravedona, orafo attivo tra il XV e il XVI secolo nel paese natale.

Appartengono per lo più al XVIII secolo e testimoniano l’eccellenza delle botteghe lombarde le altre suppellettili esposte nelle teche. Un altare allestito esemplifica questa ricchezza di grande valenza simbolica, che raggiunge il suo apice durante la celebrazione eucaristica.

Ai paramenti liturgici è dedicato uno spazio apposito. In teche e in cassettiere sono visibili pianete, piviali, tunicelle tessute in materie pregiate, indicative dell’alto livello manifatturiero raggiunto nei secoli passati.

Chiude la visita il bookshop del museo.

L’ ingresso al museo è gratuito pur essendo consigliata un’offerta di 3 €. Il ricavato serve a sostenere il sito e le opere in esso custodite permettendo così a tutti di poterle ammirare. A tale scopo è nata l’Associazione Amici del Museo d’Arte Sacra di Scaria, costituita su iniziativa di un gruppo di cittadini e senza scopo di lucro. L’Associazione si propone, fra l’altro, di: affiancare ed aiutare tutte le iniziative del Museo d’Arte Sacra di Scaria rivolte alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del museo; promuovere iniziative volte a diffondere ad ampio raggio la conoscenza del museo tramite gli strumenti più opportuni; favorire e promuovere scambi e collaborazioni con associazioni che perseguano finalità comuni o affini; conservare e sostenere economicamente le opere e le strutture del museo. Per associarsi basta compilare il modulo di richiesta di adesione sul sito internet del museo e versare una quota associativa di 10 €. Per informazioni scrivere a: associazioneamicimuseo@gmail.com

Il Museo Diocesano di Arte Sacra si trova nella frazione di Scaria (Lanzo Intelvi – Alta Valle Intelvi) in piazza Carloni.

È aperto da aprile a ottobre secondo i seguenti orari: venerdì dalle 9.30 alle 12.00 (su prenotazione), sabato dalle 15.00 alle 18.00, domenica dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Per informazioni e prenotazioni contattare la parrocchia di Scaria al numero 031 84 02 241 o 347 711 85 99. In alternativa scrivete a remo.giorgetta@diocesidicomo.it e per ogni ulteriore curiosità visitate il sito http://sistemamusealediocesicomo.it/museodiscaria/ da cui è tratta l’immagine di copertina.

Melania Pizzagalli

Redattore - Turismo, Territorio Area Ceresio e Valle Intelvi & Claino Con Osteno. Scrivi una mail a melania.pizzagalli@lavocedelceresio.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *