Frontalierato e rapporti con la Svizzera: il vice ministro Mauri a Ponte Tresa

vice ministro MauriIl sindaco Mastromarino ha accolto ieri a Ponte Tresa il vice ministro dell’Interno Matteo Mauri: affrontate le tematiche proprie delle aree di confine 

È stata una giornata interamente dedicata a Varese, al suo territorio e alla sicurezza quella che ha visto ieri il vice ministro dell’Interno Mauri siglare il Patto del controllo del vicinato, con l’obiettivo di costruire una rete di supporto al lavoro delle forze dell’ordine. Obiettivo che si intende raggiungere tramite l’individuazione di più coordinatori tra i cittadini delle diverse zone della città, che possano così svolgere attività di segnalazione su situazioni legate alla sicurezza urbana e al degrado sociale.

La presenza del vice ministro sul territorio è stata anche l’occasione per visitare alcuni comuni della provincia di Varese tra i quali anche Lavena Ponte Tresa, dove ha incontrato sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle forze dell’ordine, affrontando in particolare il tema del frontalierato e dei rapporti con la Confederazione Svizzera.

Il sindaco Mastromarino ha incontrato il vice ministro Mauri al valico internazionale, illustrando tutte le criticità di Lavena Ponte Tresa in quanto paese di frontiera, evidenziando tuttavia come la frontiera possa anche rappresentare un’opportunità da sfruttare dal punto di vista economico, sociale e culturale e dei rapporti tra i due Stati.

“Ho inoltre portato al vice ministro una richiesta – spiega il sindaco Massimo Mastromarino – quella dei commercianti che applicano il tax free affinchè il recupero dell’Iva avvenga in tempi certi e ragionevoli.

Successivamente la delegazione si è spostata nella sala consiliare del Comune, dove è stato affrontato il tema dei lavoratori frontalieri: “Abbiamo fatto presente – aggiunge il primo cittadino – che dal nostro punto di vista va salvaguardato l’accordo del 1974 e va invece rivisto radicalmente l’accordo Vieri Ceriani del 2015. Riteniamo infatti che quello del 74 sia un buon accordo che prelude al federalismo fiscale e che ha inoltre dato serenità e solidità economica e sociale ai territori di frontiera. Ho fatto anche presente che, grazie al lavoro di Confartigianato Varese e di molte imprese locali, è stato proposto al Parlamento un progetto di legge denominato Aree di confine affinché i lavoratori italiani possano avere una busta paga più pesante che permetta loro di scegliere di restare in Italia. Questo consentirebbe al tessuto produttivo e in particolare alle piccole e medie imprese del Varesotto, di non vedersi depauperate delle loro maestranze e professionalità”.

 

 

Patrizia Kopsch

Vice Direttore - Responsabile Sponda Varesina Scrivi una mail a patrizia.kopsch@lavocedelceresio.it

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