Il Giardino dei Giusti Lario Intelvese
A pochi giorni dalla celebrazione ufficiale della giornata internazionale dedicata alle vittime dell’Olocausto, ieri (giovedì 3 febbraio 2022, ndr.), un appuntamento molto importante ha riunito la comunità, le istituzioni e le rappresentanze regionali italiane e svizzere nella piazza di Centro Valle Intelvi: l’inaugurazione ufficiale del Giardino dei Giusti Lario Intelvese, compreso nel più vasto Arboreto Diffuso.
Lo splendido esemplare di Calocedrus Decurrens che da tanti anni adorna la piazza del Municipio e della Comunità Montana è ora dedicato a Giuseppe Grandi, custode e uomo di fiducia della famiglia ebraica dei Reinach, che veniva a villeggiare nella sua bella villa di Lanzo d’Intelvi. Giuseppe Grandi, durante le persecuzioni razziali, si rese subito disponibile ad aiutare i suoi datori di lavoro e altri loro amici ebrei a valicare la frontiera al Pian d’Orano, per giungere in Svizzera. Lo fece senza neppure pensare a un compenso, ma dopo varie azioni di salvataggio, fu denunciato e deportato in Germania, a Buchenwald, da cui non fece più ritorno.
All’evento era presente Gabriele Nissim, Presidente della Fondazione Gariwo, l’organizzazione che opera a livello internazionale per far conoscere i Giusti nella convinzione che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l’Umanità. I Giusti sono coloro che nel mondo hanno cercato o cercano di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell’uomo – in primo luogo la dignità umana – nelle situazioni estreme, o che si battono per salvaguardare la verità e la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni. Tra le attività principali della Fondazione c’è proprio la creazione di Giardini dei Giusti, con iniziative pubbliche per diffondere il messaggio della responsabilità. Ha partecipato inoltre Jean Blanchaert, ambasciatore di Gariwo, gallerista e autore per Rizzoli di “100 Giusti del mondo”.
“Si tratta di progetto davvero affascinante e ambizioso, in un contesto davvero ricco di storia, che abbraccia le vicende di due nazioni”, spiega Gabriele Nissim. “Come Fondazione Gariwo siamo davvero felici che anche la Valle Intelvi possa essere parte di questo network internazionale che conta ormai più di 150 giardini dei Giusti in tutto il mondo, luoghi non solo di memoria, ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno”.
“Così sarà anche per Il Giardino dei Giusti Lario Intelvese” – ribadisce il presidente della Comunità Montana Lario Intelvese, Ferruccio Rigola, capofila del progetto Interreg Italia Svizzera MARKS – “Un progetto che stiamo realizzando con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Regione Lombardia, con la Confederazione elvetica e il Canton Ticino, nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera. In tutto il territorio della Comunità Montana Lario Intelvese, sono stati individuati circa 30 esemplari di alberi particolarmente significativi e ognuno di loro verrà dedicato ad un Giusto, una persona che si è impegnata, fino all’estremo, per difendere i diritti degli esseri umani e dell’ambiente, in tutto il mondo, fino ai giorni nostri”.
L’inaugurazione è stata particolarmente coinvolgente, per la presenza di Giuseppe Grandi, nipote del custode di Villa Reinach e dei bambini delle scuole del territorio.
“Non solo l’arboreto sarà un momento potente di riflessione e coinvolgimento delle giovani generazioni, – aggiunge il sindaco Mario Pozzi, “ma diventerà un attrattore di grande impatto per un turismo fondato sulla cultura e sul rispetto della storia e del nostro bellissimo ambiente. Siamo orgogliosi di poter inaugurare il Giardino proprio nel comune di Centro Valle Intelvi”.
Il Progetto MARKS
MARKS è un “Progetto integrato d’area per la valorizzazione del territorio transfrontaliero, storia/cultura/ paesaggio.”
Si propone di mettere a sistema, valorizzare e promuovere le valenze culturali ed ambientali dell’area di confine di maggiore bellezza e spettacolarità ambientale, interessata da fenomeni storici ed attuali di attraversamento della frontiera. Il confine assume qui una valenza paesaggistica spettacolare, quale balcone aperto su due laghi e sulle Alpi e una testimonianza storica viva del confronto continuo e spesso lacerante fra uomini e culture, di cui sono testimonianze le trincee della Linea Cadorna, la precipitosa scalinata della Dogana e i varchi di filo spinato percorsi un tempo dagli Ebrei, oggi e dai migranti. Un sistema di percorsi, connesso da una recettività diffusa sostenibile, intercetta ed accoglie un turismo attento alla bellezza, al paesaggio, all’ambiente, un turista interessato a farsi coinvolgere dalle esperienze culturali ed ambientali, a vivere in prima persona il territorio e le sue culture. Elemento fondamentale è la creazione dell’Arboreto diffuso e del Giardino dei Giusti, il primo che coinvolge una intera Comunità Montana.
Capofila
• Capofila Italia: Comunità Montana Lario Intelvese
• Capofila Svizzera: Fondazione Karl Schmid
Partner
• Consorzio Forestale Lario Intelvese
• ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste
• Società Lanzo d’Intelvi 1868 S.r.l.
• Ente Villa Carlotta
• Associazione culturale Appacuvi
• Comune di Arogno
• Società privata di Navigazione del Lago di Lugano
• Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI)
• Università della Svizzera Italiana. (U.S.I.)
Foto Credits: dal sito Gariwo.net