Novant’anni di ASD Porlezzese: intervista al presidente Giancarlo Grassi

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Porlezzese è stata fondata 90 anni fa con lo scopo di promuovere lo sport nel territorio del Ceresio. In occasione della fine di quest’anno significativo, la Voce ha intervistato il presidente Giancarlo Grassi per conoscere meglio la storia e i progetti per il futuro della società.

Buongiorno Presidente, sappiamo che il calcio è lo sport principale dell’associazione con ben 150 iscritti, ma quali sono gli altri sport che promuove l’ASD Porlezzese e quanti sono attualmente gli atleti tesserati?

La nostra associazione promuove diverse squadre e corsi sportivi dedicati a tutti, dai più grandi ai più piccini. Organizziamo corsi di minibasket e di tennis per i bambini in una struttura al coperto che dispone dell’essenziale per insegnare ai ragazzi i fondamenti per approcciare al meglio questi sport, con l’aiuto dei nostri validi istruttori. Da circa vent’anni abbiamo una squadra di volley formata prevalentemente da veterani che si sono svincolati, per motivi personali o lavorativi, da squadre che partecipavano ai campionati di federazione, ma che non hanno voluto rinunciare alla propria passione. In passato abbiamo avuto anche degli istruttori di atletica leggera e una squadra di ciclismo per alcuni anni. Come sezione staccata, ma sempre iscritta alla nostra polisportiva, è compresa anche la Scuola Ballo Porlezzese gestita da Barbara Bertini. La Scuola Ballo oltre a organizzare corsi di danza caraibica, hip-hop, liscio e serate tematiche per gli amanti del ballo, include un gruppo di una ventina di ragazzini che praticano danza classica. Questi giovani si possono considerare atleti a tutti gli effetti, in quanto si allenano costantemente per partecipare alle esibizioni e alle varie competizioni sportive. Attualmente l’associazione sportiva è composta da circa 200-220 atleti tesserati.

Come sono state le celebrazioni del 90° anniversario di fondazione della società? Ci sono state delle iniziative in particolare quest’anno?

Abbiamo dato il via ad un’iniziativa che sta riscuotendo un buon successo: l’album di figurine della polisportiva, che raccoglie le foto di tutte le squadre, i singoli atleti e i collaboratori di calcio, tennis e minibasket. Questa è una bella opportunità per i nostri ragazzi di poter trovare le figurine con le loro foto e quelle dei loro compagni, diventando protagonisti di un album proprio come i loro idoli sportivi. Invece i preparativi per la festa dell’anniversario sono cominciati un po’ più tardi, siccome la stagione sportiva terminava a maggio. Inoltre dopo la retrocessione della prima squadra di calcio in terza categoria, nell’aria non si respirava la voglia di fare festa e fino all’inizio del nuovo anno scolastico le famiglie non iscrivono i ragazzi alle squadre. Finalmente il 16 dicembre, presso l’istituto Ezio Vanoni di Porlezza, siamo riusciti a festeggiare l’anniversario con la cena della polisportiva abbinata all’estrazione della lotteria e i gadget per il novantesimo anno. Abbiamo trascorso una bellissima serata e la partecipazione dei nostri tesserati con i loro amici e parenti è stata un’altra dimostrazione di come la nostra polisportiva sia veramente una grande famiglia. Anche i numeri stanno cominciando ad essere davvero importanti.

Può fornirci qualche cenno storico sui primi anni della società?

Per quanto riguarda la storia dell’associazione dall’anno di fondazione nel 1927 fino alla fine della Seconda guerra mondiale si sa ben poco, sono rimasti solo qualche foto ed alcuni libri conservati da alcuni anziani del paese. A quei tempi non si parlava ancora di polisportiva, perché il calcio era l’unico sport associato e si giocava al campo del Grillo, situato nella zona dei semafori. Negli anni ’50 c’erano due squadre di calcio a 11, quella dei giovani e quella dei veterani: parteciparono ai campionati provinciali fino agli anni ’70 ottenendo alcune promozioni di categoria. Purtroppo l’impossibilità economica nel far fronte ai costi di partecipazione a campionati più importanti e costosi, causò lo stop dell’attività calcistica negli anni seguenti. Proprio in quegli anni l’associazione diventò polisportiva, disponendo di atleti di canottaggio, atletica leggera, ping-pong e altri sport oratoriali. Con la costruzione dell’attuale centro sportivo in via San Maurizio negli anni ’80, il calcio tornò ad essere uno degli sport principali dell’associazione. Il campo sportivo venne intitolato ad un dirigente proveniente dall’Ardita Como, il signor Carlo Rumi, che portò i sistemi organizzativi delle scuole calcio e formò le prime squadre giovanili a Porlezza.

Da quando è diventato presidente della società? Quali sono i principali risultati ottenuti in questi anni di presidenza?

Iniziai come vice presidente nel triennio 1998 – 2001 per poi diventare presidente nel luglio del 2004 . I risultati più importanti dal punto di vista sportivo in questi anni sono state le promozioni in Seconda Categoria, che sarebbe il campionato che ci compete. I risultati più importanti per la nostra associazione stanno nella quotidianità: nell’educare i giovani ai valori sani dello sport, al rispetto delle regole e alla competizione sportiva come motivo di confronto e crescita personale. Il risultato finale è importante, ma il nostro primo obiettivo è quello di dare a tutti i giovani tesserati la stesse possibilità per mettersi in gioco e migliorarsi.

Qual è il suo ricordo più bello legato a questi anni di presidenza?

Circa 6 anni fa, si giocava una partita delle giovanili presso il campo dell’oratorio. Un nostro giocatore poco prima di segnare aveva colpito la palla con la mano, ma nessuno aveva segnalato l’infrazione. Subito dopo il nostro attaccante ammise di aver toccato la palla con la mano. Questo piccolo gesto è uno dei bei ricordi che conservo di questi anni perché rispecchia un atto di lealtà, uno dei tanti valori che fanno parte della nostra polisportiva e che mi hanno reso orgoglioso.

Cosa vuol dire per lei essere presidente di una società sportiva?

Comporta parecchie responsabilità, soprattutto in termini di sicurezza per i nostri atleti durante i viaggi per le trasferte. Nei primi anni c’era un po’ di timore, ma fortunatamente con il tempo ho potuto contare su dei validi collaboratori, sui genitori degli atleti e sugli allenatori, in cui ho riposto la mia fiducia e questo timore è pian piano sparito. Per me essere presidente di questa associazione sportiva da ormai 14 anni è sicuramente un onore, perché penso che abbiamo contribuito alla formazione sportiva e alla crescita di tanti giovani poi diventati adulti nella nostra polisportiva.

Pensa che in futuro la società promuoverà altri sport?

La promozione di altri sport è una questione che dipende da strutture ed istruttori. Può sembrare un gioco di parole, ma per ora purtroppo abbiamo una sola struttura polivalente che necessita di alcune migliorie. Mi dispiace davvero che non ci sia più il gruppo di atletica leggera, in quanto le condizioni della pista non favoriscono il regolare svolgimento degli allenamenti e delle gara. Speriamo che insieme all’intervento dell’amministrazione comunale si potrà risistemare la pista, così che la nostra associazione possa ancora avere un gruppo di atletica leggera, in quanto l’atletica sta alla base di tantissimi sport.

Quali sono i progetti per il futuro? Avete già prefissato degli obiettivi a breve termine?

Dal punto di vista calcistico sicuramente la promozione in Seconda Categoria è il nostro primo obiettivo e ci stiamo provando. Siamo a fine girone d’andata a 4 punti dalla prima in classifica e speriamo di celebrare il novantunesimo anniversario, questa volta con una promozione. Gli altri obiettivi sono quello di proseguire con l’ottimo lavoro dei nostri istruttori, favorire l’ingresso di nuovi atleti e finire il campionato ogni anno. Noi non abbiamo mai dovuto ritirare una squadra da un campionato e vantiamo di aver avuto sempre squadre con grande spirito di gruppo e affiatamento. Questa è la vittoria più bella.

Dal 1927 ad oggi questa associazione è sempre una stata una realtà importante per la nostra comunità, come scuola di sport, di valori ed educazione per i nostri giovani. Tanti anni di storia e tanti traguardi ancora da raggiungere, perché come dice il presidente: “Il futuro è un libro bianco da scrivere tutti insieme!”

Redazione

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