Ospedale di Menaggio ultimo atto. Si spera.

Ospedale di MenaggioOspedale di Menaggio: giovedì scorso si è tenuto un incontro, convocato in pochissimo tempo da parte dei sindaci della zona, tra il Direttore dell’ASST Lariana Banfi ed i cittadini. L’incontro si è reso necessario dopo la Psicosi “Chiusura” che si era diffusa sui social. La speranza era che questo confronto cittadini-dirigenza potesse dissolvere ogni dubbio sul futuro del presidio ospedaliero.

In modo trasparente la dirigenza sanitaria ha ammesso che ci sono delle difficoltà e che si sta lavorando per risolverle. Entrando nel dettaglio, riguardo la situazione dell’ospedale il Dottor. Banfi ha dichiarato: «Abbiamo ereditato un ospedale e servizi sociosanitari territoriali con una dotazione organica caratterizzata da criticità. Razionalizzazione e miglioramento in queste condizioni non sono possibili ma bisogna investire e invertire la tendenza».

Problema assunzioni e future azioni di ASST

A questo punto una domanda sorge spontanea. Se manca personale non è sufficiente assumerne di più in modo tale da risolvere i problemi? In merito a questo l’ASST, nel suo comunicato, ha delineato bene la questione delle assunzioni, che sono tutt’altro che facili. Infatti, a tal proposito si fa riferimento al Decreto Balduzzi (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/06/04/15G00084/sg) che fissa le caratteristiche degli ospedali disagiati a livello territoriale e viabilistico, proprio come Menaggio. Detto questo, Banfi ha dichiarato che, seguendo questo decreto, è stato costruito il piano di consolidamento del presidio e la sua definitiva stabilizzazione.

«Menaggio rimarrà un ospedale per la cura dei pazienti acuti, con un’attività di medicina generale, la riabilitazione specialistica neuromotoria, una chirurgia strutturata per tutte quelle patologie per le quali è previsto un ricovero di una sola giornata (Day Surgery) o di cinque giorni (Week Surgery), un pronto soccorso articolato sulle 24 ore, la rianimazione, la radiologia, il laboratorio analisi, la dialisi, la psichiatria e ulteriori servizi specialistici».

E ancora: «Rimodulazione non vuol dire chiusura o tagli. È vero che nel periodo estivo si devono ridurre i servizi ma è un fatto fisiologico che avviene ovunque, anche in condizioni di ordinarietà. So che questo ospedale intercetta la domanda turistica ma la nostra priorità è riorganizzarlo per la popolazione del territorio. In sei mesi non si può riuscire a risolvere ogni criticità».

In chiusura il sindaco Michele Spaggiari ha fissato fine ottobre come data per fare di nuovo il punto della situazione sull’ospedale di Menaggio.

 

Paolo Muttoni

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