Strada Provinciale Porlezza Osteno: al via la messa in sicurezza

Da Porlezza a Osteno sono iniziati i lavori di messa in sicurezza del tratto di strada provinciale

Strada Provinciale Porlezza Osteno

Partendo dal versante sud-orientale del lago Ceresio, per raggiungere la Valle Intelvi e percorrere una via alternativa che conduca al lago di Como, è obbligatorio percorrere il tratto di strada provinciale Porlezza Osteno e poi proseguire su per la montagna. Il comune di Porlezza confina con quello di Claino con Osteno in prossimità del Crotto Ghiacciaia; in quel punto l’ambiente circostante cambia radicalmente: il lago prende il posto dei prati e le abitazioni vengono sostituite da un’impervia parete rocciosa. Qui la montagna nel passato come oggi si versava a strapiombo nel lago. Nei primi anni del secolo scorso, per facilitare la comunicazione tra i borghi rivieraschi allora raggiungibili solo via lago, venne realizzata alle pendici dei monti tra cascate, torrenti e valletti la strada carrabile che ancor oggi rappresenta una via di collegamento essenziale tra le valli del Ceresio, la Svizzera, la Valle d’ Intelvi e il lago di Como.

La natura idrogeologica del territorio in cui quest’ opera è stata realizzata è però da sempre motivo di preoccupazione per tutti i passanti, motorizzati o meno.

Chi questa strada la percorre regolarmente ha ormai acquisito la strabiliante capacità di sapere già in anticipo dove ci sarà il sasso, come sterzare e come fermarsi. Tanti altri poi esprimono il loro senso civico spostando il pericoloso ostacolo rischiando magari al contempo di prendersi una sassata in testa.

Chi la percorre raramente usa farsi invece semplicemente gli scongiuri.

Scongiuri che forse sono dovuti viste le pesanti frane che hanno interessato diversi punti della strada e che durante gli anni si sono aggravati e intensificati a causa anche dei pesanti eventi alluvionali che interessano sempre più spesso tutta l’Italia.

L’attuale amministrazione comunale di Claino con Osteno, il cui territorio non viene solo attraversato bensì collegato dalla strada, in circa tre anni si è dovuta raffrontare diverse volte con i danni derivanti dagli smottamenti franosi che, forse solo per intercessione di San Maurizio alle pendici del Galbiga e Santa Giulia che veglia proprio da sopra il tratto in oggetto, hanno causato solo l’interruzione della strada per ore o per giorni a seconda della gravità della situazione ,senza però cancellare la preoccupazione dei potenziali pericoli e rischi esistenti.  Essendo la strada di competenza provinciale l’amministrazione comunale si è lodevolmente prodigata per trovare la migliore soluzione e dopo un percorso di circa due anni, il sindaco del pittoresco paese Giovanni Bernasconi, può comunicare con soddisfazione il cambiamento della situazione.

Lo fa con noi sulla Voce del Ceresio.

Signor Sindaco, ci racconti gli esordi di questo percorso.

«Circa un paio di anni fa, dopo il primo grave evento alluvionale che fu causa di non pochi problemi, io con la mia amministrazione abbiamo convocato una riunione a cui parteciparono l’ attuale presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi ( allora sottosegretario), la presidente della provincia Rita Livio, l’ex  consigliere provinciale Francesco Dotti, il consigliere provinciale Mario Pozzi, rappresentanti della comunità montana, del consorzio forestale Intelvese e i carabinieri della stazione di Porlezza, con l’obiettivo di dare una svolta all’ ormai troppo gravosa situazione di emergenza».

Qual’ è stata la reazione degli interpellati?

«Tutti i nostri interlocutori si sono dimostrati estremamente sensibili e subito pronti ad agire, ognuno per sua competenza, per cercare insieme il percorso migliore da intraprendere. La grande disponibilità di tutti gli intervenuti si è concretizzata subito con la realizzazione dello studio di fattibilità eseguito gratuitamente dal Consorzio Forestale Intelvese e determinante per la presentazione del progetto preliminare a Provincia e Regione».

Quale è stato il responso dei nostri amministratori regionali e provinciali?

«Ritenuta la validità e l’estrema importanza del progetto presentato la Regione Lombardia ha deciso di stanziare 400.000 € per la messa in sicurezza del tratto stradale e la Provincia si è impegnata a destinare nel 2019 ulteriori fondi volti alla sostituzione delle reti paramassi».

Quali lavori sono previsti per la messa in sicurezza?

«Gli interventi più rilevanti sono sostanzialmente tre: pulizia dei valletti, rimozione dei massi e sterpaglie trattenuti nelle reti di contenimento e infine il taglio degli alberi e degli sterpi sui terreni che costeggiano il tratto stradale, la cui maggioranza è di proprietà privata. L’ anno prossimo saranno invece saranno sostituite le reti danneggiate».

Che tempistiche sono previste?

«I lavori sono ufficialmente iniziati a settembre con la predisposizione dell’area di cantiere secondo le norme di legge, poi si procederà prima con la pulizia di valletti e reti e infine con il taglio delle piante. Se le condizioni metereologiche rimangono favorevoli si prevede di terminare entro la fine del 2018».

Si prevede la chiusura del tratto di Strada Provinciale Porlezza Osteno durante questo periodo?

«I lavori sono organizzati in modo da creare il minor disagio possibile. Verranno preferiti i movieri ai semafori proprio per agevolare ove possibile i passanti. La chiusura della strada sarà prevista solo nei casi strettamente necessari e per un periodo temporale ridotto all’ indispensabile, avvertendo per tempo la popolazione».

Signor Sindaco, lei e la sua amministrazione potete dirvi soddisfatti del risultato raggiunto, soprattutto considerando che gli interventi svolti negli ultimi 30 anni circa sono stati quasi tutti conseguenti a eventi franosi di grave entità.

«La grande soddisfazione deriva sia per il grande risultato che andrà a beneficio di tutti sia per la preziosa collaborazione e il sostegno dimostrato dai nostri interlocutori. Un’ azione preventiva che andrà a beneficio della comunità e del territorio».

Non è però preoccupato che queste importanti operazioni preventive restino un caso isolato seguito dalla solita incuria?

«Siamo fiduciosi del fatto che questa situazione abbia sensibilizzato fortemente l’amministrazione provinciale competente e che ne conseguirà un piano di manutenzione programmato. Da parte nostra possiamo assicurare una costante attività di vigilanza e di collaborazione con gli organi preposti perché crediamo fermamente che la prevenzione sia l’unico modo per aumentare la sicurezza e abbassare i costi».

Ringraziando il Sindaco Bernasconi non possiamo far altro che attendere con trepidazione l’inizio e la fine di questi interventi che sono senz’ altro sinonimo di sicurezza ma anche di rivalutazione del territorio. In attesa di vedere i risultati, l’ottima e lungimirante collaborazione instauratasi tra i nostri amministratori pubblici è per ora già un successo davvero lodevole di cui felicitarci, sperando che sia solo l’inizio!

Melania Pizzagalli

Redattore - Turismo, Territorio Area Ceresio e Valle Intelvi & Claino Con Osteno. Scrivi una mail a melania.pizzagalli@lavocedelceresio.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *