Turismo Valli Ceresio: ne parliamo con Filippo Colombo

L’anno scorso avevamo avuto il piacere di ospitare un’intervista con Filippo Colombo con cui discutemmo di turismo nelle Valli Ceresio e del suo, allora ancora embrionale, progetto “Insieme turismo – Ceresio 5 Valli”. Da allora, come si suol dire, ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma non solo. Di mezzo abbiamo avuto una pandemia, tuttora in corso, che sicuramente sta avendo un pesante impatto su tutto il comparto turistico. Ne parliamo nuovamente con Filippo (nella foto qui a sinistra).

In che termini il Coronavirus impatterà sul turismo nelle Valli Ceresio quest’anno?

La pandemia ha avuto un profondo effetto sul mercato turistico globale, sia dal punto di vista dell’offerta, sia da quello della domanda, modificando paradigmi e accelerando dinamiche già in evoluzione, come ad esempio il progressivo abbandono del turismo di massa a favore di un turismo più orientato verso l’esperienza, la creatività e il contatto con la natura. Tra le leve motivazionali al momento della scelta della meta turistica, la sicurezza sanitaria oggi è chiaramente al primo posto. Il turista odierno ricerca spazi poco affollati e più a contatto con la natura. Per rendere l’idea, questo ha portato molti turisti a prediligere strutture ricettive come appartamenti e case vacanza, dove il “contatto” con persone estranee è più limitato se non addirittura nullo, a discapito delle strutture alberghiere “classiche”. Riguardo questo ultimo aspetto, il fatto di aver un numero molto ridotto di hotel e un numero sempre crescente di alloggi privati adibiti ad uso turistico, sarà determinante per riuscire a limitare i danni causati dalla pandemia nella nostra destinazione turistica. Fino ad ora si è inoltre notato un turismo di prossimità, molto concentrato nei fine settimana, anche se la nostra clientela di riferimento fidelizzata, proveniente dal nord Europa, è comunque presente in numeri discreti.

Rispetto ad altre mete turistiche, come ad esempio il vicino Lago di Como, abbiamo subito in misura minore la mancanza dei turisti provenienti da oltre oceano ed extraeuropei, che da noi normalmente rappresentano una minima percentuale.

Al momento una valutazione precisa comunque non è ancora possibile. Aver dovuto rinviare l’inizio della stagione per un periodo così prolungato, facendo mancare di fatto il 100% dei flussi turistici in un periodo fondamentale per le strutture ricettive e per tutto il sistema economico locale, induce ad azzardare una previsione pessimistica di una perdita superiore al 60% del volume d’affari, indotto compreso, rispetto al 2019. Siamo comunque all’inizio di agosto, se i dati dell’emergenza sanitaria continueranno a essere rassicuranti e se riusciremo a recuperare il tempo perso prolungando la stagione potremmo ancora raggiungere risultati soddisfacenti.

Personalmente sono convinto che la nostra destinazione, durante la stagione autunnale, possa offrire occasioni un turismo di elevata qualità e potremmo quindi intercettare una domanda che fino ad ora avevamo calcolato solo marginalmente, basti pensare che normalmente, già con alla metà di settembre, alcune strutture ricettive delle nostre valli iniziano a chiudere. A me piacerebbe molto vedere gli alberghi aperti e funzionanti fino a dopo le vacanze natalizie! È evidente che per gli operatori, prolungare la stagione fino a dopo ottobre, oggi come oggi rappresenti un’azzardo improponibile, per questo é indispensabile che ricevano tutti gli aiuti e gli strumenti necessari per potersi rimettere in gioco con delle garanzie e delle adeguate protezioni. Sarà inoltre fondamentale intercettare segmenti di mercato diversi da quelli a cui siamo abituati e che prediligono la bassa stagione. Concentrarsi quindi sul turismo sportivo, esperienziale, culturale, verso target con un più alto potere d’acquisto.

Il Coronavirus ci ha fatto capire che anche il settore turistico deve adeguarsi e trovare soluzioni nuove a nuovi problemi, l’unico modo per vincere questa sfida è affrontarla con innovazione, creatività e una buona dose di coraggio.

Lo scorso 24 luglio è stato ufficialmente presentato il progetto “Insieme turismo” alla presenza di numerosi rappresentanti del territorio (sindaci, associazioni, comunità montana) Raccontaci come è andata.

All’incontro proposto per discutere del futuro della destinazione turistica hanno partecipato un (purtroppo) limitato numero di rappresentanti delle amministrazioni locali, il presidente della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio e un folto gruppo di rappresentanti delle Associazioni del territorio.

Dopo l’introduzione di Paolo Carnevali, Presidente della Pro Loco di Valsolda, che ha ricordato le motivazioni e l’importanza di questo primo confronto, io ho poi presentato il progetto di creazione della destinazione turistica Ceresio5Valli, partendo da una panoramica di valutazione del territorio, delle sue risorse e delle sue criticità. In sintesi, l’iniziativa si propone di strutturare, organizzare e promuovere il settore turistico come comparto economico e si basa sullo studio, iniziato nel 2012 e tuttora in costante aggiornamento.

Tenendo conto delle dinamiche del mercato e della sua evoluzione, in particolar modo in un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo, la presentazione ha evidenziato l’importanza di riuscire a rispondere al meglio alle esigenze dei turisti e degli operatori locali, generando un apprezzabile ritorno economico per tutto il territorio. Sono stati anche illustrati gli obiettivi a breve, medio e lungo termine e le strategie da attuare per raggiungerli. Il modello di questo progetto si fonda sulla collaborazione tra Imprese, Associazioni, Amministrazioni ed Enti e prevede un piano strategico di organizzazione e sviluppo.

Al termine della presentazione è stato dato spazio di intervento ai partecipanti. Ad aprire il dibattito Mauro Robba, Presidente della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio che, pur lodando l’iniziativa, ha espresso alcune sue perplessità, sostenendo che le amministrazioni e la CM sono già tuttora impegnate nello sviluppo di opere di interesse turistico e che il sistema turistico provinciale, attraverso il marchio “Lago di Como”, già si occupa di promuovere anche il nostro territorio. Durante il suo intervento ha sottolineato come sia indispensabile la partecipazione attiva degli imprenditori.

Pur riconoscendo l’impegno delle amministrazioni ed enti locali, abbiamo evidenziato come la nostra proposta voglia rispondere alla necessità di sviluppare un modello, oltre che promozionale anche organizzativo, per esprimere al meglio tutte le risorse e le potenzialità della nostra destinazione. Tutto ciò non può però prescindere dalla nascita di un’identità autonoma, che possa essere riconosciuta e integrarsi nel sistema turistico sia provinciale che regionale, dialogando a pari poteri con le altre destinazioni (come ad esempio Alto Lario, Tremezzina, Centro Lago di Como, Montagne Lago di Como, ecc…).

Ha poi preso parola il Sindaco di Porlezza, Sergio Erculiani, il quale ha sottolineato l’importanza di coltivare la cultura dell’accoglienza e del rispetto, ribadendo anche i cospicui investimenti della sua amministrazione per diverse opere infrastrutturali di rilievo turistico, come ad esempio il nuovo tratto della pista ciclabile appena ultimato e il recente avvio dei lavori di costruzione della nuova piscina comunale.

La discussione è poi proseguita con diversi interventi e testimonianza delle varie associazioni intervenute, che si sono trovate d’accordo sull’importanza di proseguire questo dialogo con tutte la parti, per trovare insieme le soluzioni più idonee per sostenere lo sviluppo della destinazione.

Al sollecito della Vicesindaca di Cusino, Laura Battaglia, che chiedeva un impegno da parte della Comunità Montana, il Presidente Robba ha confermato che da parte dell’ente che rappresenta c’è disponibilità, anche a livello finanziario.

Dopo questo primo incontro e in previsione della presentazione pubblica del progetto, in questi giorni stiamo cercando di incontrare il maggior numero di associazioni e amministratori che non hanno potuto partecipare alla serata. Siamo quindi disponibili e non vogliamo escludere nessuno.

A che fase siamo del processo di sviluppo del progetto che riguarda il vostro progetto sul Turismo nelle Valli Ceresio?

Il progetto è molto ambizioso e va necessariamente affrontato in maniera professionale, un passo alla volta e seguendo un processo evolutivo costante. È inoltre necessario ricordare che l’iniziativa rappresenta un inedito assoluto per il nostro territorio e di fondamentale importanza per essere competitivi sul mercato e nei confronti delle altre destinazioni turistiche concorrenti.

Questo concetto di necessità viene finalmente riconosciuto, compreso e condiviso da un numero sempre maggiore di persone, tra le imprese, i membri delle associazioni e ora anche tra alcuni amministratori.

Nelle fasi preliminari, di studio e di preparazione del progetto, è stato necessario definire ed individuare tutti i “tasselli del mosaico”, ora tutti questi elementi stanno iniziando a combaciare e il disegno complessivo è sempre più chiaro e definito.

Dopo tanto impegno, con la firma del protocollo di intesa che proponiamo, finalmente siamo pronti per entrare nella fase operativa.

Abbiamo parlato degli enti amministrativi, ma come hanno risposto le imprese e le reti sociali?

Nell’ultimo periodo, dopo che l’allentamento delle restrizioni lo ha permesso, sono stati organizzati diversi incontri di confronto tra gli imprenditori, volti principalmente a raccogliere il maggior numero di informazioni utili a valutare la riapertura in sicurezza delle attività.

Questi incontri sono stati anche un’importante occasione per cominciare a ragionare insieme su un nuovo sistema collaborativo, di ottimizzazione delle risorse e con una prospettiva rivolta verso il futuro, suscitando in breve tempo l’interesse di una trentina di operatori locali, perlopiù ristoratori.

Per quanto riguarda le imprese si è quindi fin da subito riconosciuta la necessità di doverle dotare di una denominazione giuridica che le rappresenti ufficialmente come gruppo. Questa figura è stata individuata col modello della Rete di Imprese, tramite la quale sarà possibile allacciare i rapporti con le associazioni e la pubblica amministrazione.

Mentre durante il periodo di inattività mantenere alta l’attenzione degli imprenditori è stato più semplice, tenere compatto il gruppo dopo la ripresa delle attività é stato decisamente più complicato. Il ritorno alla “quasi normalità” e la comprensibile necessità di dedicarsi pienamente allo svolgimento delle mansioni lavorative ha ridotto sensibilmente l’iniziativa rivolta alle imprese, limitandola momentaneamente ad incontri individuali di presentazione del progetto, a cui può partecipare qualsiasi tipologia di azienda.

Tutti i documenti necessari all’ufficializzazione della Rete di Imprese sono comunque pronti per essere sottoscritti.

Dal mio punto di vista credo che la cultura imprenditoriale e il concetto di collaborazione tra imprese sia ancora poco diffuso, ma sono altrettanto convinto che portando dei risultati concreti e attraverso un chiaro messaggio di impegno da parte del settore pubblico si possa in breve tempo convincere sempre più imprese ad aderire al progetto.

In questi ultimi mesi, parallelamente alle imprese, l’iniziativa è stata inoltre presentata alle associazioni locali, che all’interno del progetto rappresentano un altro fattore cardine, per le attività di animazione, per la memoria storica e, attraverso i tanti volontari, in rappresentanza del tessuto sociale del nostro territorio. Anche tra le associazioni é emersa, in maniera forse ancora più marcata, la necessità di collaborazione e di una gestione del turismo organizzata, in particolar modo per ottimizzare la comunicazione, offrire delle esperienze turistiche sempre più diversificate e di qualità, come anche per aumentare le opportunità di intercettare finanziamenti pubblici da destinare a progetti di sviluppo.

Il settore pubblico è forse ancora quello più scettico, tuttavia sempre più amministratori locali hanno individuato l’opportunità di avere a disposizione un nuovo strumento di innovazione e coesione territoriale, che possa supportarli ad operare secondo i loro mandati e soddisfacendo le esigenze dei propri cittadini.

La soddisfazione più grande oggi mi arriva dall’incoraggiamento della popolazione delle nostre valli, soprattutto dalle nuove generazioni, che ben percepiscono la grande opportunità per il futuro che rappresenta Insieme Turismo.

Per chi cercasse ulteriori informazioni:

Foto di copertina: tratta dalla pagina fb di Ceresio 5 Valli Turismo

Paolo Muttoni

Redattore - Amministrazioni e Territorio. Scrivi una mail a paolo.muttoni@lavocedelceresio.it

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