Andrea Caldarini: l’Azienda Sociale Centro Lario e Valli e i giovani

Ascoltare i giovani, costruire insieme opportunità

In un contesto in cui i servizi sociali sono chiamati a rispondere a bisogni sempre più complessi, l’Azienda Sociale Centro Lario e Valli rappresenta un punto di riferimento per 29 Comuni del territorio.

Al centro dell’intervista, Andrea Caldarini – Direttore dell’Azienda – racconta come viene costruita, ogni giorno, una rete di supporto concreta per le nuove generazioni: dalla prevenzione del disagio alla promozione dell’imprenditorialità giovanile, passando per il lavoro in rete con scuole, oratori, cooperative e associazioni.
Uno sguardo lucido e appassionato sul ruolo che i giovani possono avere nel presente, con il sostegno di un’Azienda che li riconosce come protagonisti.

Intervista a Andrea Caldarini, Direttore dell’Azienda Sociale Centro Lario e Valli
Andrea Caldarini
Andrea Caldarini

Qual è la mission dell’azienda in relazione ai giovani del territorio?

«La mission dell’Azienda Sociale Centro Lario e Valli, in relazione ai giovani, è quella di promuovere il loro benessere, l’inclusione sociale e il pieno sviluppo delle loro potenzialità, cercando di creare sempre più opportunità.
Ciò comprende la prevenzione del disagio, il supporto all’inclusione scolastica e lavorativa e la promozione della partecipazione attiva alla vita sociale.
Per l’Azienda è fondamentale il lavoro di rete: collaboriamo con altri enti e istituzioni, come cooperative sociali, scuole, oratori, associazioni culturali e sportive, per creare una rete di supporto efficace per i giovani.
In sintesi, vogliamo essere un punto di riferimento per i giovani, offrendo loro strumenti e risorse per superare le difficoltà e costruire un futuro positivo e pieno di opportunità.
L’impegno dell’Azienda è la trasformazione degli Informa-giovani in spazi di crescita volti a favorire lo sviluppo personale, la socialità e la partecipazione attiva dei giovani alla vita comunitaria».

Come vengono individuati i bisogni dei giovani nel vostro territorio?

«L’individuazione dei bisogni dei giovani nel nostro territorio avviene principalmente attraverso una rete territoriale solida e consolidata nel tempo, frutto di una collaborazione costante tra enti, servizi e realtà educative.
Un ruolo centrale è svolto dai tavoli tematici e dai momenti di confronto previsti nella stesura del Piano di Zona, durante i quali l’ascolto attivo e la partecipazione diretta degli attori coinvolti permettono di rilevare in modo puntuale le esigenze emergenti.
Fondamentale è, inoltre, il collegamento diretto con gli istituti scolastici, che rappresentano un presidio privilegiato per l’osservazione quotidiana dei bisogni dei ragazzi. In questo contesto, risultano particolarmente significativi il dialogo con il servizio di psicologia scolastica e il lavoro in équipe tra tutti i servizi afferenti all’Azienda, che consente un’analisi integrata e multidisciplinare delle situazioni giovanili più complesse».

Se aveste risorse aggiuntive, su quali aspetti dell’intervento giovanile vi piacerebbe investire di più?

«Qualora fossero disponibili risorse aggiuntive, uno degli ambiti su cui riteniamo prioritario investire è certamente quello dell’imprenditorialità giovanile.
Riteniamo che sostenere e incentivare le giovani start-up significhi valorizzare il potenziale innovativo del nostro territorio e promuovere un protagonismo giovanile orientato allo sviluppo locale e alla sostenibilità economica.
Un altro ambito prioritario è il potenziamento degli spazi aggregativi inclusivi, luoghi in cui i giovani possano esprimersi liberamente, sviluppare relazioni significative e attivarsi in percorsi di cittadinanza attiva.
Crediamo fortemente nell’importanza di creare contesti partecipativi, in grado di stimolare senso di appartenenza, responsabilità e coesione sociale».

Andrea, qualcosa che vorresti dire ai giovani?

«Ragazzi, siete la parte più viva, creativa e coraggiosa della nostra società. Risulta evidente in voi il desiderio di cambiare le cose, di costruire un futuro diverso, migliore.
Il nostro compito, come servizi sociali, è stare al vostro fianco, non per dirvi cosa fare, ma per ascoltarvi, supportarvi e darvi strumenti concreti per realizzare i vostri progetti.
Viviamo tempi difficili, è vero, e spesso la paura e lo sconforto prendono il sopravvento, ma voi avete la forza, la visione e il diritto di prendere in mano il presente e il vostro futuro.
Non abbiate paura di chiedere un aiuto, un confronto. Chiedere è sintomo di maturità, ed insieme potete cambiare questo presente.
Costruiamo insieme una società più giusta, inclusiva. Le vostre idee contano. La vostra voce conta. E noi siamo qui per ascoltarla».

Ed è proprio con questa intervista ad Andrea Caldarini che iniziamo un percorso in cui, collaborando con l’Informa-Giovani territoriale, La Voce del Ceresio vuole porsi come spazio di condivisione per “dare voce” non solo all’Azienda e ai suoi progetti, ma a tutta la sua comunità, includendo proprio anche i giovani!

Marco Baruffato

Direttore - Associazioni, Cultura ed Eventi. Scrivi una mail a direttore@lavocedelceresio.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *