Canottieri Aldo Meda Cima: cinquant’anni di valori

Canottieri Aldo Meda Cima

Un grande, anzi grandissimo successo, per la festa grande che si è tenuta questa domenica (12 giugno) per la Canottieri Aldo Meda Cima.

L’occasione è la celebrazione per i primi 50 anni (1970-2020), rimandata a lungo a causa della pandemia da Covid-19.

Una domenica di grande energia, con la sfilata e la premiazione di dirigenti, tecnici e atleti che, dal 1970 a oggi, ne hanno fatto una storia. Ma soprattutto ancora una volta gli atleti di una decina di società FICSF si sono sfidati fino all’ultimo colpo di remo nella regata sprint interregionale organizzata nel contesto di questa manifestazione. L’Aldo Meda Cima, giocando in casa si è aggiudicata ben sei gare e il primo posto del trofeo generale.

Grande anche la partecipazione degli imprenditori della zona, a sostegno di questo sport storico tipico dei nostri laghi (sedile fisso) che è stato tramandato ai più giovani, che ora hanno il compito di portarlo avanti con orgoglio e successo.

Nel pomeriggio si è svolta la Premiazione dei vincitori di titoli italiani di questi 50 anni di storia, con diplomi e medaglie commemorative: bellissimo il momento in cui i “vecchi” vogatori si complimentavano con le giovani leve per portare avanti questa attività sportiva. 

All’ombra dei faggi del lungo lago si è creata una comunità, all’interno della quale, mangiando e bevendo sangria, si è cercato di celebrare l’unità e i valori semplici ma importanti come la gratitudine e la collaborazione. Valori che la Canottieri Aldo Meda Cima e le famiglie che ad essa sono legate cercano di trasmettere ogni giorno ai giovani che ne fanno parte.

Qui trovate i risultati delle gare.

Come nasce la Canottieri Aldo Meda Cima

(testo estratto dal depliant di presentazione del cinquantesimo della ASD)

Una darsena diroccata a Cima di Porlezza, il suo motoscafo, la passione per il lago e per la pesca, la realizzazione di un sogno. Inizia così agli inizi degli anni ’60 una storia che continua ancora oggi.

Aldo Meda dopo la ristrutturazione della darsena, passa sempre più spesso il suo tempo libero in questo piccolo paese sul lago, frequenta le persone del luogo, diventa una figura familiare. Qui conosce Carmelo Gobbi, titolare di un piccolo cantiere nautico che si occupa della manutenzione del suo motoscafo e a cui affida la costruzione di una barca per la figlia Laura. L’affiatamento, la stima e la collaborazione tra i due uomini cresce. E così nel corso di una delle loro lunghe chiacchierate, Carmelo manifesta ad Aldo una sua preoccupazione per i giovani del posto. “Qui non c’è niente da fare, al sabato, finito il lavoro vanno in qualche locale a Lugano o a Menaggio… giocano, bevono…” “Ma…Carmelo, lei ha delle barche, perché non proponiamo a questi ragazzi di scendere in acqua e di gareggiare?” Dopo un minuto di silenzio: “ El ga resun Sciur Meda, podum trouvaa dij fieou!”

L’idea lanciata per caso si realizza, arrivano i primi ragazzi, iniziano gli allenamenti, si pensa di partecipare a qualche gara. Nasce così una squadra che su insistenza di Carmelo, viene chiamata “CANOTTIERI ALDO MEDA – CIMA”.

Alcuni scatti

Foto Credit: Pierluigi Massar Foto Cente Porlezza

Marco Baruffato

Direttore - Associazioni, Cultura ed Eventi. Scrivi una mail a direttore@lavocedelceresio.it

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