Il trentennale della Festa Mariana a Cima

Tutta la comunità si sta preparando per la tradizionale processione della Madonna del Rosario nella prima domenica di febbraio a Cima. Un incontro tra storia, religione e tradizione di uno dei borghi più caratteristici sulle rive del Ceresio.

Con l’aiuto di Fiorenzo Conti, membro del comitato organizzativo, la Voce è andata a Cima a scoprire come stanno andando i preparativi per questa manifestazione molto attesa e sentita in paese e per soddisfare qualche curiosità in più sul programma di questo evento. A questa festa sono legati i ricordi che tutte le famiglie conservano con amore e orgoglio nei loro album di foto che si possono vedere anche al circolo del paese: una sorta di ritratto storico e generazionale delle persone che sono cresciute in questo borgo.

La Festa Mariana a Cima è una tradizione che risale a un passato lontano: in alcuni appunti redatti in occasione dell’ultima processione nel 1988, il compianto parroco don Marcello de Grandi sosteneva fosse nata come tradizione per ringraziare Dio per aver scongiurato l’epidemia di peste che aveva gravato sul nostro territorio a durante la prima metà del XVII secolo. A livello documentale non esiste prova di quanto affermato dal parroco, anche perchè le prime foto e testimonianze risalgono al 1928.

Un’altra ipotesi circa le origini della Festa Mariana è stata formulata sul bollettino di dicembre della Comunità Pastorale S. Ambrogio di Porlezza da Fiorenzo Dell’Era, altro membro attivo della comunità cimese: “Il fatto che a Cima si tenga ogni 30 anni può far pensare che al sorgere di ogni nuova generazione di abitanti, si sia voluta rinverdire la devozione alla Madonna attraverso una specialissima festa. Così ai cimesi più fortunati è capitato di poter vedè la Madona (ovvero assistere al trasporto della Madonna), anche 3 volte nella loro vita (teoricamente almeno, potrebbero essere anche 4) ”.

Come tradizione quindi la prima domenica di febbraio la Madonna del Rosario verrà portata in processione per le strade del paese, che verranno abbellite da svariati archi di commemorazione composti da più di 30.000 fiori di carta. La manifestazione è organizzata dall’intero borgo di Cima, infatti tutti gli abitanti stanno dando il proprio contributo per la riuscita di questa iniziativa. Nei prossimi mesi uscirà anche un libro dedicato alla storia della Festa Mariana a Cima con foto, testimonianze degli eventi e i personaggi che hanno fatto la storia del paese, curato da Sabrina Risi con il patrocinato del Comune di Porlezza.

Tra funzioni religiose e celebrazioni in paese, il programma della Festa Mariana di quest’anno è ricco di appuntamenti e iniziative aperte a tutti, prima della grande festa di domenica 4 febbraio:
– Sabato 20 gennaio alle 20: presso l’oratorio di Cima verranno mostrate delle foto e proiezioni dedicate alle edizioni precedenti della Festa Mariana.
– Da lunedì 29 gennaio a giovedì 1 febbraio, ogni sera alle 20 ci sarà il Rosario meditato e la benedizione con la reliquia della Madonna alla chiesa parrocchiale.
– Venerdì 2 febbraio ore 20: prima processione con la statua della Madonna, la Presentazione del Signore, che partirà da San Giorgio, passando da Pola e Contrada per concludersi alla Chiesa parrocchiale per la Santa Messa.
– Sabato 3 febbraio ore 18.30: seconda processione con la statua della Madonna, partenza dal Santuario della Caravina, passando da Stabi e Caravaggio, e Santa Messa festiva finale con la benedizione della gola nella chiesa parrocchiale.

Nel fine settimana delle celebrazioni al pontile di Cima ci sarà un battello da Lugano che offrirà il servizio ristorativo con una piccola crociera e per la domenica di festa verrà messo a disposizione un bus navetta che partirà da Porlezza e raggiungerà la piazza principale di Cima. La grande giornata del 4 febbraio inizierà alle 10.30 con la Santa Messa presso la chiesa parrocchiale, che per l’occasione sarà presieduta dal vescovo emerito di Como, il monsignor Diego Colelli.
Alle 14 prenderà il via la processione con la statua della Madonna attraverso tutto il paese per raggiungere la chiesa parrocchiale per i vespri, l’omelia e la benedizione. Al termine delle funzioni religiose nella piazza centrale del borgo davanti al lungolago ci sarà un concerto bandistico, i canestri, la lotteria e la pesca di beneficenza. La sera sarà inoltre possibile cenare sul battello su prenotazione (chiamando il numero dell’organizzazione +39 335 343 095).

Si prospettano grandi festeggiamenti per la prima domenica di febbraio a Cima. Noi della Voce del Ceresio ci saremo, e voi?

Redazione

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