Chi vuole scoprire qualcosa sul Ceresio? Andiamo!

Lago CeresioIl nome Ceresio – esistono varie teorie circa l’etimologia del nome del nostro lago. La prima sostiene derivi dal latino “cerasa” ossia “ciliegia”; sembra essere calzante se pensiamo che in primavera estese chiazze bianche di ciliegi in fiore appaiono tra il verde delle valli del Ceresio. La seconda ritiene abbia un’origine ancora più antica, dal toponimo romano “Ceresium” che dovrebbe letteralmente significare: “Più blu del cielo”; l’ultima ipotesi fa risalire il nome alla parola celtica “keresus” ovvero “ramificato”. Quale sia la vera origine del nome, il Ceresio è circondato da ciliegi, ha le acque blu come il cielo ed ha una forma contorta.

La geografia del lago – circondato dalle prealpi lombarde o luganesi è ampio 48.7 Km2 di cui 31.3 Km2 appartengono alla Svizzera, mentre la parte restante si divide tra la Provincia di Como e quella di Varese. È tre volte più piccolo del lago di Como. Nella zona di Gandria, nelle vicinanze del confine con la Valsolda, raggiunge il suo punto più profondo con ben 288 metri. Il lago Ceresio è un lago di origine glaciale che si è formato circa 10 milioni di anni fa, al termine dell’ultima era glaciale. Conta tre principali emissari: il Vedeggio e il Cassarate, in Ticino, e il Cuccio nel porlezzese (CO). Immissari minori sono invece i torrenti Bolletta, Laveggio, Magliasina, Mara, Rezzo, Telo di Osteno e Trallo. Dal suo ramo occidentale inizia il fiume Tresa (emissario), che sfocia poi nel Lago Maggiore. Le località di Morcote e di Bissone, situate su due sponde opposte, sono collegate da un ponte diga su cui passa sia la ferrovia che l’autostrada A2 che collega il centro Europa con l’Italia. Questo ponte poggia su depositi morenali lasciati dopo il ritiro dei ghiacciai in epoca preistorica.

Lago e diritto internazionale – Secondo il diritto internazionale, a causa della sua conformazione, il Ceresio è inquadrato ai fini della Convenzione di Montego Bay come acque territoriali e non come acque interne, stabilendo così il principio della libera navigazione inoffensiva nel suo bacino. L’Italia con il decreto 633/72 regolamenta le proprie acque territoriali e le definisce acque italiane del lago di Lugano e come zona extradoganale. Anche per la licenza di pesca esiste un unico regolamento stabilito dalla Convenzione italo svizzera per la pesca. Questo regolamento internazionale sostituisce tutte le norme regionali e provinciali della Lombardia e quelle cantonali del Canton Ticino.

Gli abitanti del lago – il Ceresio è da sempre molto pescoso, anche se il passato inquinamento e l’introduzione di specie aliene, come ad es. il gardon, hanno portato quasi all’ estinzione di diverse specie, tra cui l’alborella. Le specie ittiche Ceresio sono varie tra cui l’agone, l’anguilla, il persico trota, la bottatrice, il coregone, il cavedano, il lucioperca, il luccio, il persico reale, il pigo, il salmerino alpino, la scardola, la savetta, la tinca e la trota lacustre e in misura minore il persico sole e il pesce gatto, oltre che ad altre specie minori. Le specie protette sono le alborelle, il temolo e i gamberi di fiume autoctoni (Austropotamobius pallipes) che stanno quasi completamente scomparendo dai fiumi di tutti Italia. Tanti sono i volatili che sorvolano e abitano le acque del Ceresio: cigni reali, folaghe, svassi, germani reali, aironi cenerini, cormorani (per la sfortuna dei nostri pesci), gabbianelle e i rari martin pescatore e merlo acquaiolo. E come non parlare del falco pellegrino che con le sue picchiate arriva con stupefacente perfezione a pelo d’ acqua per catturare le sue prede. Gli anfibi più comuni sono Ia rana verde, la Salamandra, il rospo comune. I rettili presenti sono la biscia d’acqua dal collare e la biscia tessellata. Mentre tra gli invertebrati non possiamo dimenticare le libellule e i tanto odiati tafani.

Venti del lago CeresioBreva: soffia da Sud verso Nord (da Porto Ceresio muove le acque fin sotto il Monte Brè e Gandria nonché Agno). Si alza generalmente il mattino alle 10 e si calma verso le 18. Marca sempre bel tempo sul lago. Marino: soffia da Sud a Nord-Ovest (da Capolago in direzione di Melide e da Porto Ceresio ad Agno) e può raggiungere a volte i 120km/h formando onde alte creando notevoli difficoltà alla navigazione. Caronasca: soffia da Ovest a Nord-Est (esce dal villaggio di Carona verso Campione). Vento temporalesco veemente fin che scoppia il temporale. Si calma con l’inizio della pioggia. È pericoloso per i natanti che devono passare sotto il ponte di Melide. Vento del nord: soffia da Nord verso Sud (scende dal Monte Baro rispettivamente dalla Piana del Vedeggio verso Porto Ceresio) e può raggiungere punte di 90/100 km/h; di solito è gelido. Porlezzina: soffia da Est verso Ovest (cioè da Porlezza verso Paradiso) e marca temporali dalle parti di Chiavenna, Sondrio e Lago di Como. Tivano: soffia da Sud-Est a Nord-Est (scende da Osteno verso le falde del Monte Brè). Vento temporalesco causato dall’incontro di varie correnti, d’aria. Forma tipici mulinelli a semicerchio e solleva l’acqua come pulviscolo fino a 50/100 metri di altezza (visibili da Gandrai, Oria, S.Mamete). Non troppo frequente ma che può mettere in difficoltà anche i grossi natanti. Tramontana: vento che soffia verso il tramonto, scendendo dalle montagne che contornano il lago. Non è pericoloso, ma complica l’attracco dei natanti ai pontili. Pontetresa: soffia da Ovest verso Est (esce dal Golfo di Ponte Tresa/Laveno). Si tratta di un vento temporalesco che può creare parecchie difficoltà ai natanti da diporto.

Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne…omissis…Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all’opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma giù a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia....”             

(Antonio Fogazzaro, Incipit di Piccolo Mondo Antico”)

Melania Pizzagalli

Redattore - Turismo, Territorio Area Ceresio e Valle Intelvi & Claino Con Osteno. Scrivi una mail a melania.pizzagalli@lavocedelceresio.it

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