Metamorfosi: il clima cambia…e noi?

Comunicato stampa – Il 20 novembre nella sala conferenze Studio 2 della Radio della Svizzera Italiana a Lugano Besso dalle 18.30 alle 20.30 vi sarà l’intervento «Tra metamorfosi delle culture e identità, quali mezzi concepire per costruire il nostro futuro?» di Marc Augé, tra i massimi antropologi viventi, ideatore del neologismo “non luogo”, per un incontro in francese, come tutti gli altri aperto al pubblico.

Il 24 novembre dalle 10.45 alle 16.30 nell’aula auditorio dell’Università della Svizzera Italiana, parlerà di “Cambiamenti globali, quali impatti sulle popolazioni?” l’ambasciatore Pio Wennubst, agroeconomista, Capo del Settore Cooperazione, Vice Direttore Generale dell’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione (DSC) al Dipartimento degli Affari Esteri (conferenza a titolo personale).

Segue la conferenza del biologo e oceanografo Gilles Boeuf, professore all’Università Pierre et Marie Curie, professore al Collège de France e già presidente del Museo di Storia Naturale di Parigi su “L’uomo potrà adattarsi a sé stesso?”.

Nel pomeriggio sarà la volta di Mons. Dr. Alberto Rocca, Dottore della Veneranda

Biblioteca Ambrosiana, Direttore della Pinacoteca Ambrosiana, Direttore della Classe di Studi Borromaici a Milano che parlerà di “Il sogno è effimero sotto la luna d’estate Immagini e intuizioni dal Sol Levante per un mondo che cambia”.

A seguire, Angela Tecce, storica dell’arte, dirigente del Ministero italiano per i beni e le attività culturali, con un intervento su “Metamorfosi violente. Gli artisti e i conflitti”.

In conclusione, una discussione con Tobia Bezzola, direttore del MASI, Luigi Di Corato, direttore della Fondazione Brescia Musei e nuovo Capo della Divisione attività culturali della Città di Lugano, Giovanni Pellegri, coordinatore all’USI della Fondazione Science et Cité, i relatori e il pubblico.

I relatori

Perché “Metamorfosi”?

Mutamenti di stati fisici del nostro pianeta, spesso inaspettati dalle popolazioni, possono avere ripercussioni che non si ritenevano possibili. Stiamo entrando in una nuova era? La maggior parte degli studi mostra che sono in corso cambiamenti importanti nella morfologia geologica, chimica e biologica della terra. Le Nazioni Unite stimano che 65,3 milioni di uomini, donne e bambini sono in movimento a causa di disastri ambientali che a loro volta generano conflitti e persecuzioni. Di questi, 24 milioni hanno raggiunto spazi di transito dove sono confrontati con mondi che non conoscono e da cui non riescono a uscire. Si tratta di condizioni che con il tempo evolveranno verso soluzioni nuove? E noi? Saremo partecipi di una nuova epoca, capaci di far nostri progetti lungimiranti in grado di padroneggiare le trasformazioni, o abitanti inermi di un pianeta con risorse che si riducono, sviluppi demografici sempre più disuguali, in un ambiente ostile?

La letteratura occidentale ha affrontato le metamorfosi fin dall’antichità con Ovidio e ha continuato a percorrerne i fantasmi, da Kafka ai nostri giorni. L’Oriente ha proposto le sue visioni. Artisti contemporanei interpretano i cambiamenti del rapporto con la natura e i possibili impatti con visioni metaforiche e suggestive che contribuiscono a far sì che ognuno di noi si interroghi su possibili scenari.

Il primo appuntamento del ciclo dedicato alle “Metamorfosi” si è svolto il 15 ottobre con Alfredo Jaar, artista, architetto e filmmaker che vive e lavora a New York ed è noto per il suo impegno etico e civile

 “VISIONI IN DIALOGO” dà vita anche ad un archivio web con i video delle conferenze dei relatori affinché tutti possano accedere gratuitamente a questi appuntamenti con grandi personaggi, altrimenti difficilmente avvicinabili, della cultura, dell’arte, delle scienze naturali e sociali, della fisica, della critica cinematografica e letteraria e di altri settori del sapere, che provengono da discipline differenti e da Paesi diversi.

Lo scopo dell’Associazione è di contribuire a “diffondere cultura” di alta qualità per le persone potenzialmente interessate, mettendo a disposizione di tutti, in particolare di chi per motivi diversi (residenza in area geografica dislocata, maternità, malattia, non abitudine ad accedere a sale dell’università e dei musei) non può essere presente alle conferenze. Il tema delle Metamorfosi, d’attualità e declinato in modo multidisciplinare, non è affrontato in un’ottica catastrofista, ma per fornire nuove informazioni e stimoli per pensare a più livelli, di fronte alla rapidità dei mutamenti di un mondo in trasformazione.

Nata nel 2012, l’Associazione NEL-Fare arte nel nostro tempo – inserita in una rete di collaborazioni con istituzioni e associazioni culturali, prima di tutte il MASI, il Museo d’Arte della Svizzera Italiana, e l’USI – organizza “VISIONI IN DIALOGO”, cicli annuali di incontri e conferenze con personaggi di spicco della cultura invitati a confrontarsi su un tema in modo multidisciplinare

I temi finora affrontati sono “L’UOMO E’ SOLO?”, “LA FOLLA”, “OSSERVATORE-OSSERVATO”,OMBRA”, “GIARDINI” e “PASSIONI”, temi attuali e universali che offrono ampie possibilità di interpretazioni e anche di convergenze, con conferenze ancora adesso seguite da migliaia di persone online.

A questa prima parte della rassegna seguiranno altri incontri sul tema METAMORFOSI che si svolgeranno nella primavera 2019.

Gli interventi dei relatori, insieme alle biografie, ad interviste brevi e altre informazioni relative ai programmi sono disponibili sul sito dell’Associazione www.associazione-nel.ch.

Le conferenze si possono seguire online sul canale Youtube.

L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili: per ragioni organizzative si prega di confermare la propria partecipazione a participate@associazione-nel.ch

Redazione

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